Non fermarti alle apparenze. Una buona abitudine, soprattutto quando si tratta di prodotti destinati alla letizia dei nostri palati. Ce lo insegna anche uno dei biscotti della tradizione di Langhe Monferrato Roero. E’ un po’ tutto disarmonico, potremmo dire quasi sgraziato, ma basta addentarne uno per scoprirne la bontà e l’unicità. Non a caso in dialetto locale si chiamano “Brŭt ma Bon”, letteralmente “brutti, ma buoni” e sono dei pasticcini secchi della tradizione locale realizzati con ingredienti semplici e genuini che possono parzialmente cambiare a seconda del paese. La loro forma irregolare è un marchio di fabbrica e vengono prodotti solo artigianalmente con ricette che si tramandano di generazione in generazione. Pochi gli ingredienti, la differenza la fa la capacità di lavorarli in modo perfetto. Siamo in Piemonte e quindi qui la versione tradizionale prevede l’uso di nocciole abbinate a zucchero semolato, albume d’uovo e vaniglia. Volendo si possono aromatizzare anche con l’aggiunta di cannella o cioccolato. Il risultato? Un biscotto delizioso, friabile, dalla consistenza leggerissima, con un interno morbido che si scioglie in bocca come le meringhe, ma con gli aromi della granella di nocciola “tonda e gentile delle Langhe”.