Una passeggiata, un trekking o un giro in bici dalle parti di Ceresole d’Alba, il Comune più a Nord della Provincia di Cuneo, o su fino al Pianalto verso Poirino e Villanova d’Asti, percorrendo sentieri tracciati nei luoghi della storica Battaglia del 1544 tra francesi e spagnoli: le ragioni che possono portarti fin qui sono molte, storiche e culturali, paesaggistiche, ma di sicuro il tuo sguardo sarà attratto da quegli stagni che qua e là brillano sotto il sole nei pressi di austere e rassicuranti cascine. Gli anziani, nel dialetto locale, le chiamavano “tampe”, oggi sono più note come peschiere. Per secoli questi laghetti artificiali rappresentarono una preziosa riserva d’acqua per l’abbeveramento del bestiame e soprattutto per l’allevamento della tinca che, nei giorni di festa, arricchiva i parchi menu e le magre diete del mondo contadino. Oggi queste peschiere continuano a svolgere la loro funzione e forniscono il pregiatissimo pesce dorato e gibboso, sempre più ricercato dai buongustai per il gusto molto più delicato rispetto a tutti gli altri simili che vivono in acqua dolce. Se vorrai scoprire di più su questa antica tradizione e su questo ghiotto pesce puoi prenotare la tua visita, assistere alla pesca e assaggiare uno dei piatti tipici che lo vedono protagonista.

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I PRODUTTORI

breve descrizione

I PRODOTTI TIPICI

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  • TINCA GOBBA DORATA DEL PIANALTO DI POIRINO DOP

    Con la sua livrea dorata e la sua forma gibbosa la Tinca è da tempo immemore allevata negli stagni dell’area che si estende a Sud della provincia di Torino, a nord di Asti e a est di Cuneo. Un tempo era piuttosto comune che le famiglie contadine di queste aree disponessero di un laghetto artificiale, qui chiamato “peschera” o “tampa”, che oltre ad essere utilizzato come abbeveratoio per gli animali o come scorta d’acqua per l’irrigazione, ospitava anche qualche esemplare di tinca che, al momento opportuno, poteva impreziosire i menu dei giorni di festa. Parente della carpa, del cavedano e dell’alborella questo pesce d’acqua dolce si distingue per il basso contenuto di grassi e per il suo sapore che non ha quel retrogusto di terra tipico dei suoi simili ed è oggi protagonista della cucina tipica locale, soprattutto quella del Roero. La pesca avviene da maggio a ottobre, quando gli […]

NAVIGA NEL GUSTO

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